Marion Balac
l lavoro di Marion Balac esplora gli impulsi e le interazioni tra sentimenti e tecnologia, affrontandoli attraverso una varietà di media come mezzo per indagare le lotte e i legami tra comportamenti individuali e di massa. Turista online globalizzata, viaggia attraverso parchi giochi dinamici e incontra personaggi e luoghi immaginari, nuovi paesaggi che può studiare ed esplorare dentro e fuori lo schermo. Le strutture di aggregazione come i siti turistici, i parchi a tema, i forum su Internet, i siti web di contenuti generati dagli utenti la interessano perché sono destinati a duplicare le interazioni comunitarie tradizionali. Da quel momento, il divario – tra una copia e il suo originale, tra ciò che viene percepito online delle persone o dei luoghi e le loro qualità effettive – diventa il punto di partenza della sua indagine e il fulcro delle sue opere, dove la malinconia sorge spesso dietro un umorismo ironico.
Il suo lavoro è stato incluso in mostre e proiezioni presso: Galleria Thaddaeus Ropac (Parigi) per Jeune Création, Fabra i Coats – Centre d’Art Contemporani (Barcellona), le Confort Moderne (Poitiers), le Bel Ordinaire (Pau), LOOP Barcelona, Cankarjev Dom (Lubiana), Annka Kultys Gallery (Londra), Galerie Manqué (New York), Cité Internationale des Arts (Parigi), Enclave Projects (Londra), Paradise Works (Manchester), Bandits-Mages (Bourges), Espace des Blancs-Manteaux (Parigi), l’Abbaye (Annecy-le-Vieux), Galerie Neuf (Nancy), Hectoliter Gallery (Bruxelles), Musée Saint-Raymond (Tolosa).