Artificiale è ciò che naturale non è. È ciò che è creato ad hoc attraverso l’artificio. Ricorrere all’artificio per migliorare la realtà, infatti, è uno degli espedienti utilizzati da sempre. I materiali, gli strumenti, i prodotti che, nel tempo, hanno arricchito e caratterizzato la storia dell’umanità sono tutti esempi della capacità umana di agire per evolvere le condizioni di vita in senso personale e collettivo. L’arte poi è l’esempio più emblematico di come l’artificio possa generare bellezza.
L’evoluzione continua e imperiosa dell’innovazione digitale oggi consente di rendere “artificiale” qualsiasi aspetto della realtà, la dimensione più fisica e tangibile che si possa pensare.
Artificiali sono le macchine create per risolvere problemi complessi e prendere decisioni in ambienti reali.
Artificiali sono gli strumenti ausiliari usati nella diagnostica medica e nelle previsioni del tempo. Artificiali sono gli ambienti virtuali dove simulare esperimenti e analizzarne i risultati.
Artificiali sono i luoghi digitali dove addestrare, aggiornare e informare in merito a specifiche competenze: dalla guida delle automobili a quella degli aerei; da interventi di emergenza in ambito sicurezza a operazioni chirurgiche.
Artificiali sono quegli ambienti di gioco in cui la fantascienza, la scienza e la tecnologia si mescolano in modo creativo per realizzare un’esperienza di gioco unica.
Artificiale è il mondo delle relazioni interpersonali immateriali eppure così presenti nella vita di ognuno di noi.
La realtà digitale può rappresentare una modalità in cui le persone possono sperimentare idee nuove, sviluppare competenze creative e acquisire una più profonda consapevolezza del loro ruolo nel mondo.
Anche la produzione artistica, infatti, campo principe per gli esseri umani di saggiare il proprio ingegno creativo nell’applicare l’artificio, può prescindere dall’ingegno umano per generare una creatività autonoma ed emulatoria fino ad essere, quasi, indistinguibile da quella che trae origine dal talento dell’essere umano.
Insomma tante le opportunità connesse all’applicazione artificiale, fonte di arricchimento e di sperimentazione, ma anche di illusione e inganno. Mantenere un pensiero critico e consapevole che comprenda e interpreti lo sviluppo tecnologico, sostenendolo se diretto al benessere comune e limitandolo se minaccia l’ecosistema naturale, è una responsabilità generale che implica una sfida etica importante: governare e indirizzare l’evoluzione tecnologica e digitale valorizzando le caratteristiche proprie e distintive dell’essere umano.
Qualche esempio? L’intuizione, l’esperienza, l’originalità, la compassione, la responsabilità, l’empatia, la reciprocità…
ATTENZIONE: questo concept potrebbe essere stato scritto da uno strumento di intelligenza artificiale. Appuntamento a IF2023 per scoprirlo.